Ha fruttato 60 milioni di franchi nel 2017 e il numero di produttori è passato da 5 a 500 nel giro di un solo anno. Questi due dati già evidenziano l'entità del fenomeno: il business del CBD in Svizzera è in così rapida espansione che la Svizzera è ritenuta oggi a tutti gli effetti la nazione di riferimento per chi vuole entrare nel mercato europeo della cannabis legale. Ma quali sono le ragioni di questa nuova realtà?
Le leggi emanate dal governo elvetico hanno stabilito che la canapa legale ricca di CBD può contenere fino all’1% di THC, ovvero tre volte la quantità consentita negli altri paesi europei, dove è previsto un limite massimo dello 0,2%. Per rispettare una simile percentuale, nel resto d'Europa gli agricoltori sono costretti a tagliare la pianta in fioritura troppo presto, con il risultato che il bassissimo livello di THC non può garantire al consumatore tutti i benefici della cannabis giunta a maturazione.
Al contrario, la soglia elvetica permette di recidere le infiorescenze al termine del ciclo di crescita e al massimo delle potenzialità della pianta. Da un punto di vista pratico questo vuol dire che nel prodotto finale si ritrovano tutte le proprietà benefiche della canapa, facendo sì che il CBD in Svizzera presenti maggiori vantaggi nell'assunzione rispetto alla cannabis legale a più basso contenuto di THC prodotta nel resto d'Europa.
Altro fattore determinante del primato svizzero è la scelta del governo di credere fortemente nelle proprietà della canapa, un aspetto che fa del paese elvetico uno dei più lungimiranti e audaci nell'esplorazione dei nuovi confini terapeutici offerti dal CBD. Inoltre, la decisione di innalzare all'1% la percentuale consentita di THC, la molecola psicoattiva presente nella cannabis, consente alla Svizzera, rispetto al resto d'Europa, di immettere sul mercato un’ampia gamma di articoli come pre-rolled, olii, integratori, prodotti edibili, cosmetici e preparati per uso topico, in grado di soddisfare le più diverse esigenze dei clienti continuando a rimanere nella legalità.
A questi elementi vanno ad aggiungersi altre due importanti considerazioni. Innanzitutto in Svizzera non è richiesta alcuna licenza particolare per coltivare la canapa né per vendere prodotti e composti a base di CBD, facilmente reperibili nei chioschi, presso i distributori di benzina e nei supermercati.
In più, la crescita così rapida e inarrestabile del mercato del CBD si spiega anche grazie alla proposta per il consumatore di un'ampia gamma di prodotti che vantano proprietà terapeutiche, in termini di supporto al suo benessere psicofisico, scientificamente dimostrate.